
Yule, Esbats e antichi adagi cinesi
Yule è uno degli otto Sabbats che costituiscono la Ruota dell’Anno la quale rappresenta l’intero ciclo delle stagioni, di nascita, crescita e morte, rispetto al corso del Sole durante l’anno.
Yule è anche conosciuto come il Solstizio d’Inverno, il giorno più corto e la notte più lunga dell’anno.
Nonostante il buio di questi mesi, a Yule si celebra la luce perché da questo momento in poi i giorni si faranno via via sempre più luminosi e il Dio Sole tornerà presto a prosperare.
Mentre nei Sabbats si celebrano i cambi di stagione in relazione al Dio Sole, negli Esbats si onora la Dea Luna e le 12 Lune Piene nel corso dell’anno.
Quella di domani sarà l’ultimo Esbat, l’ultima Luna Piena del 2018, detta anche Cold Moon, Oak Moon o Yule Moon perché normalmente viene sempre dopo Yule.
Poiché il segno del Cancro è tradizionalmente governato dalla Luna, quella di domani sarà una sorta di ritorno a casa. E proprio casa, famiglia e affetti sono le parole chiave di questo Esbat.
Questo è il culmine per ogni fine e ogni inizio. È il punto in cui pausa, scoperta e revisione si incontrano.
Ci si guarda indietro e si medita su ciò che è stato. Cosa deve essere cambiato? Quali errori sono stati commessi? Quali successi ho ottenuto e quali perdite ho subito? Come posso usarli per migliore il prossimo anno?
Ma non è il momento di rimuginare su ciò che non si ha o non si è ottenuto. Piuttosto è il tempo dell’amore, della condivisione e della gratitudine per ciò che già si ha.
Il 2018 è iniziato proprio con questa stessa Luna Piena in Cancro il 2 Gennaio e si conclude quasi allo stesso modo, con una tra le lune più emotive e sensibilone di tutto l’anno.
Io sono già coi lacrimoni immotivati ma di bilanci ancora non se ne parla perché ve l’ho detto, mi fanno venire l’orticaria. Però non faccio fatica a praticare la gratitudine, l’affetto e l’amore per questo anno, che qualcuno e qualcosa si è preso ma che qualcuno e qualcosa non mi ha fatto mai mancare.
Per questa Luna Piena in Cancro ho scelto queste pietre:
Corniola
Poiché questa Luna mette in moto un sacco di emozioni, la Corniola aiuta creare una sorta di canale di sfogo creativo.
Quarzo Rosa
È la pietra dell’amore universale. Poiché l’energia del Cancro e di questa Luna Piena è premurosa e corroborante, il Quarzo Rosa aiuta a incanalare questi sentimenti.
Pietra di Luna
Il Cancro è un segno d’Acqua e la Pietra di Luna aiuta questa energia, insieme a quella lunare a radicarsi. Inoltre aiuta a sviluppare e amplificare l’intuizione.
Selenite
Prende il nome da Selena, la dea della Luna e come la Pietra di Luna, aiuta a sviluppare le capacità psichiche
Quarzo Ialino o Cristallo di Rocca
È il cristallo per eccellenza. Dona chiarezza e vitalità, allontana le paure, favorisce i rapporti con gli altri e gli incontri positivi.
Intanto sul finire di questo anno, ho rispolverato il blog che aveva messo su le ragnatele da Maggio e getto le basi per qualcosa che mi piacerebbe lanciare nel nuovo anno: la newsletter. Sì, perché mi piacerebbe trasformare questi Sabbats e questi Esbats in appuntamenti fissi dedicati a noi, apette streghette, in cui scambiarci qualche piccolo aneddoto o consiglio magico.
Ho sperimentato un po’ su Instagram in questi mesi e ho pensato che trasportare questa cosa in una dimensione più ampia ma allo stesso tempo più intima in cui possiamo darci del tu, possa diventare qualcosa di interessante.
Perché sto già lavorando alla nuova parola dell’anno che credo abbia come denominatore comune un qualcosa che fa più o meno così: “l’anno prossimo fai quel sasso che più ti piace e pare!”, dove la parola sasso nella mia testa suona leggermente in maniera diversa ma voi potete sostituirla con quello che più vi aggrada.
Credo che sarà l’anno delle sperimentazioni, in cui sentirmi libera di provare a fare cose solo per il piacere e il gusto di farle, senza che queste siano necessariamente e strettamente legate alla mia attività di produzione artigianale, ma più ampie e libere di muoversi all’interno dello stesso progetto I sew so I don’t kill people e quindi del mio stesso microcosmo che lo mette in moto.
Avete presente quel vecchio adagio di un sommo cinese che dice che la vita è troppo breve per fare i timidi davanti a un buffet? Ecco. Io voglio sentirmi proprio così. Con un sacco di cose buone e belle davanti che non aspettano altro di essere provate, assaporate, gustate, senza limitazioni o paura di giudizi.
Felice Yule apette, buon Natale, serene festività. Io mi ritiro come un orso in letargo. Ci ritroviamo nel nuovo anno con qualche incursione sempre su questi canali.
Vi abbraccio,
M.

