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Questioni di Texture: i nuovi Zainetti Artemide

C’è una cosa che credo affligga gran parte dei creatori e degli artigiani del web ed è fotografare i propri prodotti, disporli e renderli nella giusta maniera affinchè possano essere percepiti correttamente da chi desidera acquistarli.

Nella vendita online mancano essenzialmente due componenti, quella tattile e quella relativa alla prova del prodotto. In un contesto del genere, quindi, le immagini insieme alle parole assumono un’importanza rilevante e devono essere in grado di sopperire a queste mancanze, ponendosi come validi sostituti e coinvolgendo in modo tale da non farne percepire la mancanza.

Ed è proprio qui che scatta la paranoia dalla quale nemmeno io sono immune.
Eppure sto vivendo un periodo in cui dal fotografare sto traendo grande piacere e soddisfazione. Provo a mettere da parte le ansie della comunicazione e mi diverto nello sperimentare, nel creare le ambientazioni, nello sfruttare i props e i materiali per comporre le immagini. E non solo. La fotografia naturalistica in questo momento mi fa sussultare il cuore e aspetto i fine settimana per poter scoprire nuovi posti in cui dare fondo allo scatto matto e disperato: riserve naturali, percorsi ciclo-pedonali immersi nella natura, luoghi abbandonati.
Così mi è venuta in mente un’idea: unire queste due cose, ovvero la necessità di avere buone foto-prodotto all’interno di contesti naturali in cui potermi sbizzarrire. Un’amica con indosso le mie creazioni ed io dall’altra parte dell’obiettivo.

C’era la location, c’era l’amica e nel mezzo c’erano le leggi di Murphy.
In queste prime due settimane di Marzo il tempo è stato davvero degno del detto “Marzo pazzerello, guarda il sole e prendi l’ombrello”, mettici poi i turni di lavoro di Federica inconciliabili e la frittata è fatta.
Così mi sono ritrovata per le mani una collezione finita da due settimane, senza uno straccio di fotografia per presentarla online.
Tra lo starmene con le mani in mano nell’attesa del giusto allineamento dei pianeti e piangere in un angolino del mio studio, ho preferito ridimensionare le intenzioni. Io stessa avrei potuto farmi da modella, avrei potuto utilizzare l’autoscatto e farmi aiutare da mio marito. E così nel fine settimana, costringendo Roberto a farmi da assistente, ho caricato i prodotti in macchina, fotocamera e cavalletto e siamo partiti alla volta della location prescelta: le Rovine dell’Antica Monterano.

Una volta arrivati e sistemato il materiale, la realtà mi ha preso a schiaffi in faccia: l’amore e la pazienza non possono trasformare in mezza giornata un marito completamente avulso dal mondo social e digitale in un fotografo professionista. La promessa di prelibati manicaretti a lume di candela non sono sufficienti ad imprimere concetti di messa a fuoco e bokeh nel spazio di un singolo scatto.

E sapete che cosa ho fatto? Mi sono dovuta ridimensionare per l’ennesima volta e mi sono divertita ugualmente. Ho fatto esattamente quello che volevo fare: scattare come una matta. Non sono riuscita a salvare nemmeno uno scatto di una “messa in situazione” dei prodotti eppure sono qui a presentarvi i primi pezzi della collezione “Texture”.

I primi due Zainetti Artemide nelle nuove stampe e colori sono disponibili sul negozio online!
Questa produzione mi ha visto scegliere e introdurre quattro nuove colorazioni in pieno collegamento al rebrading di un mese fa. Si tratta di un verde bottiglia, un marrone/verde kaki, un bordeaux e un grigio scuro, tutti colori che in qualche modo rimandano alla natura, all’attività all’aria aperta, al bosco, al freddo pungente e alla frescura sotto l’ombra degli alberi, alla foschia che si alza di primo mattino e torna al tramonto, alla pioggia che ti sorprende durante una passeggiata, al caldo della terra e della corteccia degli alberi.
Il tutto accompagnato da due nuove stampe che parlano appunto di texture, che cercano di conferire consistenza, densità e grana.
Una ricorda la corteccia di un tronco d’albero e una le fronde e gli intrecci di rami e foglie. Sono state volutamente stampate di nero su colori di partenza scuri così da non essere invadenti, da non stagliarsi in maniera evidente sulla stoffa ma suggerire queste texture in modo tenue ed evocativo.
E poi ovviamente la ceratura a mano che con la sua essenza così materica, svolge sempre un ruolo fondamentale.

A voi i due nuovi Zainetti Artemide! Vi lascio agli scatti salvati da questa giornata, nello stile che contraddistingue I sew so I don’t kill people e vi aspetto sullo shop online!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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