
Making of: come nascono gli zaini Artemide?
Mi ritrovo spesso a parlarvene sui social, di quanto la produzione sia divisa in numerosi passaggi e dei molteplici pezzi che li compongono.
Oggi vi porto in un breve viaggio dietro alle quinte così che possiate essere partecipi di ogni più piccolo passaggio.
In fondo, la bellezza del lavoro artigianale è anche questo, potervi coinvolgere nella manualità, quella che vivo tutti i giorni ogni volta che apro le porte del laboratorio e mi tuffo in una nuova produzione.
Prima di tutto, prima di iniziare qualsiasi passaggio, sembrerà scontato ma c’è l’idea.
La mia generalmente rimane lì, a galleggiare nella mia testa e sempre lì comincio ad immaginarmi tutti i passaggi e le possibili realizzazioni. Non so se esiste un nome scientifico per questo tipo di elaborazione ma per funziona così: nella mia immagine mentale, io riesco già a costruire la borsa o lo zaino che vorrei creare. Non c’è un passaggio al disegno, non ci sono prove o prototipi e per questo motivo non lavoro con i pattern. Quando dico che i pattern sono tutti nella mia testa, è proprio così! Quello che devo fare a questo punto è decidere solo le dimensioni finali che dovrà avere il progetto.
In questo caso, l’idea de gli Zaini Artemide è nata principalmente dalla volontà di fondere due altre mie creazioni, Le Sacchette Persefone per quanto riguarda la chiusura a coulisse e la loro forma morbida e Le Tracolline Callisto nella chiusura con la pattina, gancetto, anellino a D e rivetti.
A questo punto si passa alla scelta del tessuto, in panama 100% cotone che viene pre-lavato delicatamente e a basse temperature per evitare possibili restringimenti in futuro. E poi, iniziare un progetto con i tessuti che sanno di bucato fresco, mette allegria.
Quindi si passa al taglio di tutti i pezzi che per gli Zaini Artemide sono più o meno una ventina, comprensivi di tutti i tagli di stoffe, vari inserti e tutti i pezzi che compongono gli spallacci.
Per il taglio cerco di agevolarmi già in partenza. Al momento dell’acquisto infatti, avendo già deciso più o meno le misure, chiedo di farmi tagliare le stoffe a larghezza di 50 cm così che il taglio sia più veloce e gli scarti di tessuto ridotti al minimo!
E quindi arrivano due momenti decisivi della produzione, la stampa e la ceratura a mano.
La stampa ovviamente prevede un ulteriore passaggio a monte e cioè il disegno del soggetto e l’incisione. Dopodichè, con l’aiuto di un rullo si stende un sottile strato di inchiostro sul supporto di linoleum o gomma, ci si adagia sopra il tessuto e con l’aiuto di una specie di cuscinetto si preme di modo da fissarne il colore.
La ceratura invece prevede la stesura della cera bollente con un pennello piuttosto ampio che viene poi fissata nelle fibre del tessuto con un passaggio caldissimo sotto il ferro da stiro. Anche la ceratura è caratterizzata da un passaggio precedente.
Per una scelta più consapevole e eco-friendly, la cera che utilizzo è completamente naturale. Quando posso cerco di recuperarla da apicoltori qui in zona e per questo, la maggior parte delle volte è pura e grezza. Questo significa che è necessario filtrarla, sciogliendola e passandola tra delle garze sterili più volte.
A questo punto, la lavorazione si ferma almeno mezza giornata per dare tempo a inchiostro e cera di asciugare meglio.
Il passaggio finale prevede l’intero confezionamento e assemblaggio di tutti i pezzi, divisi in cucitura e inserimento di occhielli, rivetti, moschettoni e ganci.
“Rome wasn’t built in a day” (eh-eh-ehi!) e come avete visto, nemmeno gli zaini Artemide!
La totale lavorazione richiede circa tre giorni e ci vuole sicuramente una buona dose di organizzazione per suddividere le varie fasi. Non è arrivata nell’immediato e mi ha visto inciampare più e più volte. A volte viaggio più spedita, altre volte è come se me li trovassi davanti per la prima volta e vengo presa da una totale ansia da prestazione.
E tutto questo per me è il vero “slowliving” del Manifesto. Alle volte posso sbagliarmi, dimenticarmi qualche passaggio e ricominciare da capo ma non dimentico mai di affrontare quello stesso passaggio con cura, passione e dedizione.
E se volete dare un’occhiata alla collezione, li potete trovare qui.
Vi abbraccio, bella gente del mio cuore!
Alla prossima,
M.
Aggiornamento 2019/2020: il post risale al 2017. Nel frattempo gli Zaini Artemide si sono evoluti e migliorati. Modifiche e aggiornamenti li hanno resi ancora più robusti, pratici e comodi e continuano ad essere tra le creazioni più vicine al mio cuore.

